Ferrari F399

Ferrari F399

di Luca Dal Monte

È la monoposto con la quale la Ferrari inizia a rompere il digiuno. Dopo diciassette anni, la squadra di Maranello vince il suo primo titolo mondiale Costruttori – non accadeva dal 1983. Sfugge il titolo Piloti, quello più ambito, a causa di un‘uscita di pista a Silverstone che compromette la rincorsa di Michael Schumacher alla corona iridata. Ma le premesse per fare bene nell’immediato futuro ci sono tutte.

Come immaginabile, la F399 è l’evoluzione della vettura precedente. Stesse sospensioni anteriori, stessi scarichi, stesso musetto e configurazione frontale. Viene invece arretrata la posizione del pilota all’interno dell’abitacolo, progettati una nuova sospensione posteriore e nuovi ammortizzatori. Nuova forma anche per la presa d’aria del motore. Motore che è l’evoluzione del precedente, un 10 cilindri a V di 80° di tre litri di cilindrata per una potenza di 790 HP. Ulteriormente migliorata l’aerodinamica e forte cura dimagrante per l’insieme della vettura, che perde una ventina di chili rispetto alla F300 che l’ha preceduta.

 

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Piloti:

Michael Schumacher: Il 1999 dovrebbe essere il suo anno. Hakkinen e la McLaren restano competitivi, ma Michael e la F399 sono della partita. Fino a quando, nel corso del primo giro del Gran Premio di Gran Bretagna, i freni tradiscono il tedesco, che va a sbattere all’esterno della Stowe, fratturandosi tibia e perone. Tre mesi di stop e sei gare saltate. Michael torna a metà ottobre e arriva secondo nel Gran Premio della Malesia. Ancora secondo gradino del podio in Giappone due settimane dopo. Nonostante la lunga assenza, contribuisce al titolo mondiale Piloti conquistato dalla Ferrari.

Eddie Irvine: Il protagonista che non ti aspetti. Con Schumacher fuori dai giochi, Irvine diventa il leader della squadra con una sicurezza per certi versi imprevista. La Ferrari gli affianca il finlandese Mika Salo, ma è Eddie a salire in cattedra. Grazie a tre vittorie a Zeltweg, Hockenheim e Sepang, si presenta all’ultima gara in testa alla classifica mondiale. Il sogno sfuma a Suzuka e per Eddie c’è solo il titolo platonico di vice campione del mondo.

Mika Salo: Chiamato a sostituire Schumacher, il finlandese non sfigura, andando due volte sul podio a Hockenheim e a Monza e conquistando punti preziosi che a fine stagione varranno alla Ferrari il titolo mondiale Costruttori.

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Il progetto è ancora una volta firmato da Rory Byrne con la collaborazione di Giorgio Ascanelli, Aldo Costa e Nikolas Tombazis, sotto la direzione di Ross Brawn. Come sempre, i motoristi fanno capo a Paolo Martinelli.

La F399 si rivela competitiva sin dall’inizio della stagione. Nonostante la prima guida Ferrari sia costretta a saltare sei gran premi per i postumi dell’incidente di Silverstone, la F399 conquista sei vittorie in sedici gare, tre pole position e sei giri più veloci. Campione del mondo Costruttori e vicecampione del mondo Piloti con l’uomo che non ti aspetti.

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