Ferrari F310
È la monoposto della ripartenza in casa Ferrari e lo è per molteplici motivi.
Prima di tutto, la Ferrari decide di abbandonare il motore a 12 cilindri con il quale ha scritto molte delle pagine più significative della sua storia, a favore di un nuovissimo motore a dieci cilindri. La scelta è dettata in parte dai regolamenti che impongono, dall’anno precedente, propulsori di cilindrata non superiore ai tre litri, e in parte da ragioni di minor consumo, minore peso e minore ingombro. In classico stile Ferrari, la sigla della vettura sintetizza le caratteristiche del motore: 3 litri di cilindrata, 10 cilindri.
La nuova motorizzazione è peraltro solo lo specchio di una rivoluzione molto più ampia che ha investito Maranello dopo l’insediamento al vertice, nell’autunno del 1991, di Luca di Montezemolo e il successivo arrivo di tecnici di grande valore come Ross Brawn, e il ritorno di altri come Gustav Brunner e soprattutto John Barnard. Responsabile della progettazione e dello sviluppo dei motori è il modenese Paolo Martinelli.
Piloti:
Michael Schumacher: Tra le tante novità della stagione 1996 ci sono anche i piloti, con una coppia inedita. Michael Schumacher arriva sull’onda dei due titoli mondiali conquistati nelle due stagioni precedenti e non delude. Al volante della 310 è già sul primo gradino del podio nella settima gara stagione, il Gran Premio di Spagna a Barcellona. Ma prima di allora è già salito per due volte sul secondo gradino del podio al Nürburgring (GP d’Europa) e a Imola. Prima della fine dell’anno vince ancora a Spa e a Monza. Il bilancio della sua prima stagione in Ferrari è di tre vittorie, cinque podi, quattro pole position e due giri più veloci in gara.
Eddie Irvine: Il pilota irlandese inizia bene con un terzo posto nel primo gran premio dell’anno a Melbourne. Poi incappa in una lunga serie di ritiri, inframmezzata da tre arrivi nei punti e altri due nei primi dieci. Ma si rivela sin da subito uomo squadra e la sua intesa con il compagno di squadra Schumacher è perfetta.
I nostri modellini di auto:
La 310 del 1996 riprende alcune soluzioni già sperimentate, allora con poco successo, sulla F92A, come le pance laterali staccate dal resto della vettura. Il resto sono interpretazioni molto ligie dei nuovi regolamenti, che per motivi di sicurezza hanno ad esempio creato superfici molto voluminose ai lati del cockpit per proteggere la testa del pilota.
All’inizio della stagione, la 310 è l’unica monoposto di Formula 1 con un muso basso. Ma a partire dal Gran Premio del Canada in giugno, anche la squadra di Maranello si allinea con la concorrenza e fa debuttare un nuovo musetto rialzato.