Ferrari F300

Ferrari F300

di Luca Dal Monte

È la prima monoposto del Cavallino progettata interamente da Rory Byrne dopo l’uscita di scena di John Barnard. Naturale evoluzione della monoposto che l’ha preceduta, è la base di partenza delle vetture che verranno e che, dal 1999 al 2004, conquisteranno 11 titoli mondiali in sei stagioni.

Rispetto alla vettura dell’anno precedente, la F300 è più stretta e ha una aerodinamica ulteriormente migliorata. Oltre a Byrne, la squadra di tecnici alle dipendenze di Brawn vede anche gli italiani Giorgio Ascanelli e Aldo Costa, il greco Nikolas Tombazis, e l’inglese, olandese di nascita, Willem Toet. Il 10 cilindri a V di 80° e tre litri di cilindrata è stato interamente ridisegnato dal modenese Paolo Martinelli e porta la sigla 047.

 

Ferrari F300 Image 1

Piloti:

Michael Schumacher: Vice campione del mondo. È questo l’esito di una stagione in cui il pilota tedesco vince sei gare e lotta per il titolo fino all’ultimo gran premio. A Suzuka, Michael parte dalla terza pole position stagionale. Ma alla seconda partenza spegne il motore ed è costretto a risalire dall’ultima fila. L’esplosione di una gomma quando è in terza posizione e mancano venti giri alla fine spezza i residui sogni mondiali. Primo a Buenos Aires, Montreal, Magny-Cours, Silverstone, Budapest e Monza. In pole a Monza, al Nürburgring (GP del Lussemburgo) e a Suzuka. Più veloce in pista a Imola, Montreal, Silverstone, Budapest, Spa e Suzuka.

Eddie Irvine: I podi stagionali sono otto per il pilota irlandese. Irvine si piazza al secondo posto a Magny-Cours, a Monza e a Suzuka, e al terzo a Buenos Aires, Imola, Montecarlo, Montreal e Silverstone. Il compagno di squadra è chiaramente di un’altra categoria, ma Irvine si rivela un compagno di squadra all’altezza della situazione.

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Ferrari F300 Image 2

A Imola la F300 sfodera delle appendici aerodinamiche sulle fiancate che verranno vietate dalla Federazione a partire dalla gara successiva. In Canada arrivano un nuovo musetto, delle nuove pance e nuovi scarichi. Nel frattempo la monoposto mantiene la sua competitività generale e permette a Schumacher di lottare ad armi (quasi) pari con Mika Hakkinen, la cui McLaren ha il vantaggio di una aerodinamica ancora migliore.

Sei le vittorie stagionali della F300, tre le pole position. A questi risultati si devono aggiungere 19 podi in totale tra i due piloti e sei giri più veloci in gara. Vice campione del mondo Piloti e vice campione del mondo Costruttori. In attesa di tempi ancora migliori, che sono quasi dietro l’angolo, la Ferrari di Montezemolo, Todt, Brawn, Byrne, Martinelli e Schumacher è tornata stabilmente a competere per le posizioni di vertice.

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