Ferrari 642

Ferrari 642

di Luca Dal Monte

È l’evoluzione del precedente modello 641 con il quale la Ferrari ha sfiorato, con Alain Prost, il titolo mondiale Piloti 1990, che sarebbe stato il primo dopo quello vinto da Jody Scheckter nel 1979.

Come la vettura che l’ha preceduta, la 642 nasce sull’impostazione della 640 F1 dell’89, la prima monoposto disegnata interamente da John Barnard dopo il suo arrivo a Maranello – affermazione metaforica poiché il geniale progettista inglese non si trasferirà mai in Emilia, ma pretenderà che la Ferrari costruisca quella che all’epoca viene chiamata ‘antenna tecnologica’ a Guilford, non distante da Londra. A livello logistico la cosa non funzionerà mai veramente e porterà alla fine anticipata della collaborazione tra il Cavallino e l’uomo che negli anni Ottanta ha firmato i grandi successi McLaren.

 

Ferrari 642 Image 1

Piloti:

Alain Prost: Nonostante il titolo sfiorato l’anno prima, il 1991 di Prost è molto inferiore alle attese. La colpa può essere attribuita anche a una sorta di malessere interno della squadra e a un rapporto con il direttore sportivo Cesare Fiorio che non è mai nato. Al volante della 642 Prost è secondo a Phoenix nella prima gara stagionale e il più veloce in gara a Montecarlo. Di contro, a Imola scivola sull’asfalto bagnato nel giro di ricognizione e non riesce a prendere parte alla gara.

Jean Alesi: Nel 1991 il giovanissimo pilota francese è il pilota del momento. Dopo l’esplosione con la Tyrrell, tutti lo vogliono. Lui fa valere le sue origini italiane e sceglie la Ferrari. Diventerà presto un beniamino dei tifosi ferraristi. Con la 642 è terzo nel Gran Premio di Monaco. Il suo primo punto iridato era arrivato con il sesto posto in Brasile, alla sua seconda gara. Ma già nella prima, a Phoenix, aveva stabilito il giro più veloce in corsa.

I nostri modellini di auto:

Ferrari 642 Image 2

Nel 1991 Barnard ha già lasciato la Ferrari e la 642 viene così sviluppata da Steve Nichols e da Jean-Claude Migeot. Le maggiori differenze con il modello che l’ha preceduta, del quale mantiene la bellezza e le grandi proporzioni dell’insieme, sono dovute a modifiche nel regolamento: le ali posteriori hanno dimensioni ridotte, i serbatoi vengono spostati alle spalle dei piloti. Il 12 cilindri vede la potenza ulteriormente ritoccata.

La Ferrari 642 avrà una vita brevissima, fatta di sole sei partecipazioni a gare di campionato del mondo. Pur collezionando un secondo posto nella gara del debutto a Phoenix, e un terzo posto a Montecarlo, non sarà mai veramente competitiva e collezionerà sei ritiri. Fanno da contraltare a una carriera non eccezionale, i due giri più veloci in gara fatti registrare a Phoenix e a Montecarlo.

Ferrari 642 Image 3