Williams FW12
Persa la motorizzazione Honda, nel 1988 la Williams perde improvvisamente la propria competitività. Il nuovo 8 cilindri aspirato della Judd montato sulla FW12 è poco potente e per nulla affidabile. Nigel Mansell colleziona dodici ritiri su quattordici gran premi; il suo nuovo compagno di squadra Riccardo Patrese ne mette insieme otto. Le cose cambiano in meglio l’anno successivo, quando Frank Williams riesce ad assicurarsi la fornitura del 10 cilindri Renault.
Motore a parte, la FW12 dell’88 non era una monoposto da buttare. Tutt’altro. Nelle uniche due gare della stagione ’88 che ha concluso, Mansell è salito due volte sul secondo gradino del podio. Nell’89 debutta la FW12C. La maggiore differenza rispetto al modello precedente, del quale è una fedele evoluzione, è rappresentata dalla carenatura dove è alloggiato il motore Renault, più lungo, più grosso e più pesante dell’8 cilindri Judd, da una nuova presa d’aria e da varie modifiche al telaio, sempre in funzione del nuovo propulsore.
Piloti:
Riccardo Patrese: L’esperto pilota italiano è alla sua seconda stagione con la squadra di Frank Williams. Con il team inglese si appresta a vivere una seconda giovinezza. Questi saranno gli anni migliori della sua lunga carriera. Nessuna vittoria per lui quest’anno, ma sei arrivi sul podio, quattro dei quali sul secondo gradino. A fine stagione è terzo nella classifica del Mondiale Piloti, il suo migliore risultato di sempre fino a questo momento.
Thierry Boutsen: Il pilota belga è stato chiamato a sostituire Nigel Mansell, che è andato a Maranello e corre con la Ferrari. Boutsen conduce la FW12C alla vittoria nel Gran Premio del Canada. Allo stesso tempo, quel giorno coglie il primo successo personale in Formula 1. Salirà ancora una volta sul gradino più alto del podio in Australia, nell’ultima gara stagionale – ma con il modello successivo. Sale sul terzo gradino del podio in Ungheria, Italia e Giappone. Nella classifica del Mondiale Piloti si aggiudica il quinto posto.
I nostri modellini di auto:
La musica cambia immediatamente. Il 10 cilindri Renault riporta competitività alla Williams. Dati e risultati alla mano, nessuno potrebbe ipotizzare che le vetture dell’88 e dell’89 sono di fatto gemelle. Al debutto, nel Gran Premio del Brasile 1989, Patrese parte della prima fila e conduce la gara fino a quando non è costretto al ritiro a dieci giri dalla bandiera a scacchi. E nel momento in cui trova l’affidabilità, la FW12C torna al vertice.
Una vittoria, tre secondi posti e altrettanti terzi posti da parte della FW12C spingono la Williams al secondo posto della classifica del Mondiale Costruttori. La Formula 1 ritrova una protagonista che aveva momentaneamente perduto.