McLaren MP4/2C

McLaren MP4/2C

di Luca Dal Monte

Giunta alla terza evoluzione, la McLaren PM4/2C resta una vettura altamente competitiva anche se il dominio della stagione 1984 e la relativa facilità con la quale ha permesso a Prost di tenere a distanza gli avversari nella stagione 1985 sono un lontano ricordo. Ad ogni modo, anche se per la prima volta in tre anni sfugge il titolo Costruttori, Prost vince il terzo titolo mondiale Piloti che un pilota della McLaren fa suo in tre anni – il secondo a livello personale.

Le differenze rispetto al modello precedente sono minime, giusto qualche ritocco aerodinamico e la continua evoluzione del 6 cilindri turbo della Porsche-TAG, che in gara arriva ad avere qualcosa come 960 HP, che diventano 1060 HP in determinate circostanze in prova. Cifre mostruose sulle quali la Federazione inizierà presto a meditare.

 

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Piloti:

Alain Prost: Quest’anno il campione del mondo in carica deve sudare le fatidiche sette camicie per potersi confermare. Prost inizia l’ultimo gran premio della stagione alle spalle in classifica di Mansell e della sua Williams. A meno di 20 giri il campione del mondo è l’inglese. Fino a quando non gli esplode una gomma in pieno rettilineo ed è costretto al ritiro. Alain vince la gara, supera Mansell in classifica ed è il nuovo campione del mondo. Stagione da quattro vittorie, quattro secondi e tre terzi posti. La classe, come si suol dire, non è acqua.

Keke Rosberg: Stagione difficile per il finlandese, complice un feeling con la MP4/2C che non nasce mai. Un solo podio, il secondo posto a Montecarlo. Poi solo alcuni piazzamenti nei punti e otto ritiri per un tutt’altro che eclatante sesto posto finale nella classifica mondiale. Al termine della stagione, Keke attacca il casco al chiodo e si dedica a crescere un futuro campione del mondo, il figlio Nico.

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Il motore è in realtà il vero limite della MP4/2C. Non in quanto tale, ma per via dei consumi, che sono alti, a fronte di un serbatoio le cui dimensioni sono state ridotte dai nuovi regolamenti. A Imola e a Hockenheim Prost resta senza benzina. Nel primo caso riesce a raggiungere il traguardo sull’abbrivio; nel secondo si ritrova nella paradossale situazione di dover scendere e spingere la propria monoposto.

Al posto di Lauda arriva in McLaren il campione del mondo 1982 Keke Rosberg, che non si trova a proprio agio con la sua nuova vettura e al quale Barnard, che nel frattempo ha annunciato il prossimo passaggio in Ferrari, vieta di cambiare il set-up. Stagione complicata, insomma, da fine di una lunga storia d’amore.

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