Ferrari 312T5

Ferrari 312T5

di Luca Dal Monte

La Ferrari segna il passo. L’erede della 312 T4 campione del mondo 1979 si arrende all’evidenza. La potenza del motore Ferrari non basta più. Il 12 cilindri boxer di Maranello è troppo ingombrante per garantire un flusso d’aria nelle bancate come serve nell’epoca delle wing car. Con un effetto suolo migliorato rispetto al modello precedente, ma pur sempre distante rispetto alle vetture inglesi, la 312 T5 risulta tra le vetture meno competitive nella storia della Ferrari. E se, a posteriori, il 1980 verrà catalogato come una stagione di transizione, all’epoca venne vissuto come una débâcle di enormi proporzioni.

Per la Ferrari campione del mondo l’inizio di stagione 1980 è da dimenticare. La T5 sembra subito solo una lontana parente della T4 campione del mondo. Tornano d’attualità i problemi con le gomme Michelin che hanno caratterizzato la stagione ’78 e si apre un enorme problema con i motori, che non reggono. Dopo tre gran premi i propulsori rotti sono quattordici, un numero impressionante e che un tempo, quando la Ferrari non aveva il supporto economico della Fiat, avrebbe potuto avere ripercussioni non solo sul piano sportivo.

 

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Piloti:

Jody Scheckter: Se Gilles Villeneuve lotta con il coltello tra i denti, Jody arranca in fondo al gruppo, pago del suo titolo mondiale e non disposto a rischiare più di tanto il collo al volante di una vettura che ha poco da offrire. A metà stagione annuncia il proprio ritiro. Nel Gran Premio del Canada manca la qualificazione. Ma già in Inghilterra era partito dall’ultima fila dello schieramento.

Gilles Villeneuve: Il canadese fa quello che può. La stagione 1979 ha consacrato la sua piena maturità. Sulla carta, il 1980 dovrebbe essere la sua stagione. Ma la 312 T5 non gli dà certamente una mano. I migliori risultati li ottiene nella prima parte di stagione, quando riesce addirittura a portarsi in testa al Gran Premio del Brasile. Non capiterà più. Degli otto miseri punti che la T5 racimola in un’intera stagione, 6 li porta a casa Gilles con due quinti posti a Montecarlo e a Montreal, e due sesti posti a Zolder e a Hockenheim.

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Nel proseguo della stagione le cose peggiorano soltanto, con una vettura che, invece di avvicinare le prestazioni delle altre, vede allargarsi sempre di più il divario con le avversarie. La 312 T5 è una delle pochissime Ferrari ad aver collezionato 0 vittorie, 0 pole position e 0 giri più veloci in gara. Su un totale di 14 gare disputate, collezionerà dieci ritiri e non farà mai meglio del quinto posto.

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