Ferrari 126 C4M

Ferrari 126 C4M

di Luca Dal Monte

Come i modelli immediatamente precedenti, la 126 C4 è progettata dalla coppia Mauro Forghieri-Harvey Postlethwaite e anche se il successo della vettura potrebbe portare a pensare altrimenti, la coabitazione tra i due ingegneri non è mai stata facile e porta, proprio in questa stagione, alle dimissioni dalla conduzione della Gestione Sportiva della Ferrari dello storico progettista modenese.

La 126 C4 è l’ultima evoluzione delle monoposto della serie C, iniziata con la 126C del 1980, che non partecipò ad alcuna gara del campionato del mondo di Formula 1, ma sviluppò per prima il motore sovralimentato. La base di partenza della C4 è il modello precedente, la C3 che ha debuttato a metà della stagione precedente ed è stata pensionata velocemente pur avendo ottenuto due vittorie, tre pole position e due giri più veloci in gara in soli sette gran premi.

 

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Piloti:

Michele Alboreto: Con la partenza di Tambay, è il milanese Michele Alboreto ad ereditare la Ferrari con il numero 27 che era stato di Gilles. Michele è il primo italiano che Enzo Ferrari assume in Ferrari dalla prima metà degli anni Settanta e sarà l’ultimo. Arriva dopo un’attesa di un anno – stretta di mano con il Grande Vecchio, ma contratto in atto con la Tyrrell che intende rispettare. La prima vittoria – l’unica della stagione – arriva presto. Michele sale sul gradino più alto del podio già alla terza gara dell’anno, il Gran Premio del Belgio a Zolder, che all’epoca si alterna con il circuito di Spa. Seguono due secondi posti a Monza e al nuovo Nürburgring e un terzo posto a Zeltweg. Pole position in Belgio.

René Arnoux: Nessuna vittoria, ma due secondi posti a Imola e Dallas, e due terzi posti a Zolder e a Montecarlo sotto al diluvio che lancia l’epoca Senna. Questo il magro bottino di Arnoux alla sua ultima stagione completa con la Scuderia di Maranello.

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Ferrari 126 C4M Image 2

Postlethwaite lavora molto sull’aerodinamica della vettura, sposta l’abitacolo ancora più avanti e ridisegna completamente le fiancate, che sono ora più corte, più basse e ancora più inclinate. Così come nel modello che seguirà, la carenatura superiore è molto bassa, lascia in parte scoperto il 6 cilindri turbo a 120° ed è tagliata da una grossa presa d’aria NACA per parte. Nuovo anche il cambio, completamente ridisegnato e sistemato in posizione trasversale. Più capienti i serbatoi.

La 126 C4 è la monoposto che vede tornare alla guida, e alla vittoria, il primo pilota italiano dai tempi di Arturo Merzario, undici anni prima. Nonostante sette podi, vince una sola delle sedici gare che disputa. Completano il palmares una pole position e tre giri più veloci in gara. Vice campione del mondo Costruttori 1984.

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