Brabham BT52
È con ogni è probabilità una delle monoposto più belle nell’intera storia della Formula 1. Non a caso è nata dalla matita di Gordon Murray, un progettista arrivato alla Formula 1 dal mondo del design e per il quale l’estetica ha sempre rivestito un’importanza fondamentale nelle vetture che ha progettato.
La BT52 viene disegnata alle luce dei nuovi regolamenti che entrano in vigore con la stagione 1983: via le minigonne, via l’effetto suolo, bentornato fondo piatto. La forma a freccia della monoposto sintetizza già a prima vista l’esasperata ricerca aerodinamica che ha guidato Murray nella progettazione.
Ma questa particolare forma della vettura sottintende anche una sorta di vera e propria scommessa da parte di Murray il quale, alla ricerca di sempre maggiore trazione, sposta verso il posteriore quasi il 70 per cento dei pesi complessivi della monoposto. Con la leggerezza dell’insieme sempre in mente, Murray utilizza la fibra di carbonio per la parte superiore del telaio, mentre per quella inferiore si affida ancora all’alluminio.
Piloti:
Nelson Piquet: Secondo titolo mondiale per il pilota brasiliano, che nel corso della stagione 1983 conquista la vittoria nei gran premi del Brasile, Italia e Europa – corso a Brands Hatch. Tre anche i secondi posti, al Paul Ricard, a Montecarlo e a Silverstone. Due terzi e due quarti posto completano la sua straordinaria seconda scalata alla corona mondiale. Piquet ha raccontato che, tra tutte le monoposto di Formula 1 con le quali ha corso, la BT52 è stata la più facile da guidare.
Riccardo Patrese: La sfortuna caratterizza la stagione 1983 di Riccardo. In primavera inanella sei ritiri consecutivi. Quello che fa più male è l’uscita di strada alla variante della Acque Minerali di Imola mentre è in testa al Gran Premio di San Marino con soli sei giri prima della bandiera a scacchi. Si prenderà la rivincita nella seconda parte della stagione, vincendo a Kyalami il Gran Premio del Sudafrica che conclude la stagione.
I nostri modellini di auto:
Il motore è il 4 cilindri in linea turbo di 1,5 litro di cilindrata costruito dalla BMW, la Casa tedesca che fornisce i motori alla squadra di Ecclestone dalla stagione precedente.
La BT52 debutta con una vittoria nella prima gara della stagione 1983. Utilizzando anche la versione B, che arriva a metà stagione, la BT52 vince complessivamente quattro gare e permette ai suoi piloti di salire sei volte sul podio. La BT52 conquista il terzo posto nel Mondiale Costruttori. Ma consente anche a Piquet di vincere il secondo titolo mondiale Piloti personale.