Lotus 78
Se c’è una monoposto che ha rivoluzionato la Formula 1, quella monoposto è la Lotus 78.
Siamo a metà anni Settanta. La Lotus non sta vivendo la sua stagione più felice. Colin Chapman vuole qualcosa che, una volta ancora, ribalti completamente il mondo delle corse così come ha già fatto almeno altre due volte in passato – prima con il modello 25 e successivamente con il modello 33. È il 1975 quando Chapman incarica un pugno dei suoi più stretti collaboratori di studiare nuove soluzioni e tornare da lui con un progetto all’avanguardia. Questo progetto diventerà la Lotus 78.
La prima idea è del 1975. L’idea è rivoluzionaria: posizionare un’ala rovesciata nelle pance laterali di una monoposto e creare un flusso d’aria che tenga le vettura incollata alla pista. È il contrario di quanto fanno gli aerei per spiccare il volo. L’ala rovesciata crea quello che viene chiamato “effetto suolo.” Nascono le wing car, le auto-ala, che caratterizzeranno l’ultima parte degli anni Settanta e la prima parte degli Ottanta.
Piloti:
Mario Andretti: È uno dei grandi protagonisti della stagione 1977. Anzi, con quattro vittorie è il pilota che vince più gare in stagione. Mario vince a Long Beach, Jarama e Digione e si trova a lottare testa a testa con Lauda e Scheckter per il titolo. Ma nella seconda parte della stagione la sua Lotus 78 dimostra troppa fragilità e Mario perde terreno che non riuscirà a recuperare. Come premio di consolazione, trionfa nel Gran Premio d’Italia a Monza. Sette pole position, quattro giri più veloci e terzo posto nella classifica mondiale Piloti.
Gunnar Nilsson: Il 1977 è la sua seconda stagione in Formula 1. Sfortunatamente sarà anche l’ultima perché una forma letale di cancro lo terrà distante dalla Formula 1 per tutta la stagione successiva e lo ucciderà nell’ottobre del ‘78. Al volante della Lotus 78, il 5 giugno 1977 Gunnar conquista quella che resterà la sua unica vittoria in Formula 1 nel Gran Premio del Belgio sulla pista di Zolder.
I nostri modellini di auto:
Per convogliare tutta l’aria nell’ala ed evitare qualsiasi dispersione, la Lotus 78 viene dotata di una sorta di sottile spazzola che corre lungo l’intero lato inferiore della fiancata, a toccare terra. Ma il nylon delle spazzole si muove con la velocità e l’aria fuoriesce annullando in gran parte l’effetto suolo che si cerca di creare. A questo punto vengono introdotte delle bandelle rigide realizzate in materiale ceramico, che di fatto sigillano il fianco della vettura. Sono le famose ‘minigonne.’
Il motore è il collaudato 8 cilindri Ford-Cosworth che equipaggia tutte le Lotus di Formula 1 dal 1967. Vicecampione del mondo Costruttori nel ’78, disputa con successo anche la prima parte della stagione 1978.