Lotus 77

Lotus 77

di Luca Dal Monte

È una monoposto bellissima che non ha avuto particolare fortuna sulle piste e non è stata particolarmente amata dai piloti che l’hanno guidata nella stagione 1976. È la risposta di Colin Chapman alla delusione del modello 76 e all’impossibilità di prolungare oltre la carriera dello storico, ma ormai obsoleto modello 72, che nel 1974 e nel 1975 aveva ancora partecipato al Mondiale di Formula 1.

L’unico elemento che la Lotus 77 conserva dei modelli che l’hanno preceduta è l’8 cilindri Ford-Cosworth. Tutto il resto è di fatto nuovo, a partire dall’idea di un sistema di sospensioni che si adatti ai circuiti sui quali la vettura di volta in volta corre. La stampa la battezzò The Adjustcar. L’idea funzionerà però solo in parte perché le possibilità di settaggio che offrirà saranno talmente tante da confondere i piloti. Ronnie Peterson ne avrà abbastanza dopo solo una gara e lascerà la Lotus. Mario Andretti e Gunnar Nilsson avranno il loro da fare in un anno non semplice, che si conclude però con una vittoria, l’unica per il modello 77.

 

Lotus 77 Image 1

Piloti:

Mario Andretti: Nonostante salti il Gran Premio di Monaco per partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis, a partire da questa stagione il pilota italo-americano si concentra sulla Formula 1 nel tentativo di conquistare il titolo di campione del mondo. Nella prima parte di stagione colleziona una serie consecutiva di ritiri. La musica cambia in estate. E nella parte finale della stagione Mario conquista due terzi posti a Zandvoort e a Mosport e la vittoria nel Gran Premio del Giappone che chiude l’anno.

Gunnar Nilsson: Lo svedese Nilsson prende il posto del connazionale Peterson a partire dalla seconda prova di campionato, il Gran Premio del Sudafrica. Sebbene conquisti un incoraggiante terzo gradino del podio a Jarama in maggio, così come per il compagno di squadra, la prima parte di stagione di Gunnar è una serie quasi ininterrotta di ritiri. Poi qualcosa si muove e Gunnar va a punti in Germania e Giappone e sale di nuovo sul terzo gradino del podio in Austria.

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Lotus 77 Image 2

Il telaio della 77 è più stretto, filante e leggero del modello 72. La carrozzeria è rastremata. Le sue forme sembrano disegnate dal vento e anticipano i due modelli che la seguiranno, cioè le Lotus 78 e 79. Dopo alcune gare Chapman sposta i freni, inizialmente montati internamenti, e i radiatori nel tentativo di raffreddarli più velocemente. Quando a metà stagione arriva alla Lotus, Tony Southgate posiziona il radiatore dell’olio al centro del musetto e la monoposto guadagna sensibilmente in termini di distribuzione dei pesi.

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