Lotus 72C

Lotus 72C

di Luca Dal Monte

Il modello 72 è la più longeva monoposto di Formula 1 costruita dalla Lotus. Attraverso le varie versioni che si sono succedute nel corso degli anni, venne impiegata dalla stagione 1970 fino alla stagione 1976. La versione C è la monoposto che vince il titolo mondiale 1970.

Progettata come sempre allora dal team composto da Colin Chapman e dal suo ingegnere capo Maurice Philippe, la 72 presenta una serie di soluzioni che sono novità assolute per le monoposto di Formula 1 del tempo. Tra queste, i freni montati all’interno, i radiatori tolti per la prima volta dal muso e spostati in posizione laterale, e una presa d’aria per il motore posta sopra al casco del pilota, soluzione che sarebbe stata ripresa da tutti gli altri costruttori e che avrebbe caratterizzato la prima metà degli anni Settanta.

 

Lotus 72C Image 1

Piloti:

Jochen Rindt: L’austriaco Jochen Rindt porta la Lotus 72 al debutto sulla pista di Jarama. Il primo contatto con la nuova vettura però non lo soddisfa. L’auto, dice, è a corto di sviluppo. Quando la riprende in mano un mese e mezzo dopo, la 72 A/B, e a maggior ragione la C, è una vettura profondamente diversa e immediatamente vincente. Rindt vince quattro gare consecutive a Zandvoort, Clermont-Ferrand, Brands Hatch e Hockenheim, accumulando quei punti che gli consentiranno di diventare campione del mondo, nonostante trovi la morte a Monza, proprio al volante della 72C.

John Miles: Sei gare, con quattro ritiri, un settimo e un ottavo posto per il pilota inglese al volante della 72C in quella che è la sua ultima stagione in Formula 1.

Emerson Fittipaldi: Alla quarta gara in carriera e prima al volante della Lotus 72C, il non ancora ventiquattrenne pilota brasiliano conquista la sua prima vittoria in Formula 1 nel Gran Premio degli Stati Uniti a Watkins Glen.

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Lotus 72C Image 2

Come già accaduto in passato con le vetture di Chapman, il modello 72 ha una forma della carrozzeria inedita per i tempi, una sorta di cuneo abbassato che ne migliora in maniera importante l’aerodinamica e la rende molto più veloce del modello che l’ha preceduta. Come nel caso del modello 49, il motore, il famoso 8 cilindri di fabbricazione Ford-Cosworth, è portante.

Lo sviluppo della vettura è stato a lungo frenato dal non ottimale funzionamento della nuova geometria delle sospensioni, altra soluzione inedita studiata da Chapman. Il cattivo funzionamento delle sospensioni influirà a lungo sulla maneggevolezza della vettura, ragione per cui, dopo averla portata al debutto nel Gran Premio di Spagna del 1970, Jochen Rindt preferisce tornare a guidare per due gare la ‘vecchia’ Lotus 49C.

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