Ligier JS11

Ligier JS11

di Luca Dal Monte

Tra il 1976 e il 1978 la Ligier si inserisce tra le squadre di vertice della Formula 1. Ma tra gennaio e febbraio del 1979 la squadra francese fondata da Guy Ligier diventa improvvisamente la vettura da battere grazie a due vittorie, tra cui una doppietta, nelle due gare di apertura del nuovo campionato del mondo in Argentina e Brasile.

Il mistero è presto svelato. La JS11 è la monoposto che più delle altre ha imparato la lezione a livello di aerodinamica impartita a tutti l’anno precedente dalla Lotus 79 di Colin Chapman.

 

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Piloti:

Jacques Laffite: Con le due vittorie nelle prime due gare della stagione, Laffite diventa il candidato numero uno al titolo di campione del mondo 1979. La successiva mancanza di affidabilità della JS11 complicherà molto le cose. Ma nonostante l’arrivo sulla scena della Ferrari 312 T4 prima, e della Williams FW07 poi, grazie anche a tre terzi posti consecutivi in Germania, Austria e Olanda, Jacques rimarrà sino alla fine uno dei protagonisti della stagione.

Patrick Depailler: Ai primi di febbraio 1979, Patrick è secondo in Brasile alle spalle del compagno di squadra. A fine aprile coglie il successo nel Gran Premio di Spagna a Jarama ed entra a pieno diritto nella corsa al titolo. Poi, dopo il quinto posto a Monaco, uno sciagurato incidente con il deltaplano lo costringe a restare lontano dalle piste per il resto della stagione.

Jacky Ickx: Il belga, che si è di fatto ritirato dalla Formula 1 a metà della stagione precedente, torna per sostituire Depailler. Otterrà un sesto posto a Silverstone e un quinto a Zandvoort prima di lasciare definitivamente la Formula 1.

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Ma c’è di più. Grazie infatti all’abbandono del potente, ma pesante e ingombrante 12 cilindri Matra che la Ligier ha adottato fino a quel momento, sostituito dal più leggero, meno ingombrante e più stretto 8 cilindri Ford-Cosworth, il progettista francese Gerard Ducarouge ha potuto utilizzare completamente le bancate laterali per convogliare il flusso d’aria sotto all’ala rovesciata e mantenere di conseguenza la vettura incollata a terra. Sarà guardando alla JS11 che, in quello stesso 1979, e per la medesima ragione, Gordon Murray deciderà di disfarsi del 12 cilindri boxer Alfa Romeo e tornare al classico Ford-Cosworth.

Partita trionfalmente, la JS 11 accuserà durante la stagione vari problemi di affidabilità che costringeranno i piloti a frequenti ritiri. Da un punto di vista estetico la Ligier JS11 è però una delle monoposto di Formula 1 più belle di sempre. Come da tradizione Ligier, la sigla JS ricorda il pilota Jo Schlesser, amico ed ex compagno di squadra di Guy Ligier, morto a Rouen nel Gran Premio di Francia 1968.

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