Ferrari 312T4

Ferrari 312T4

di Luca Dal Monte

Quando nell’inverno del 1979 la 312 T4 viene presentata al pubblico, la stampa storce il naso. Rispetto alle vetture che l’hanno preceduta, le sue forme sono quantomeno inusuali. La stampa ironizza che, per quel che riguarda l’aerodinamica, Mauro Forghieri si sia ispirato a un ippopotamo o a un sacco di patate. Enzo Ferrari non apprezza, ma non si scompone neppure e si limita a dire: «Speriamo che la T4 diventi bella sui circuiti». E nel momento in cui debutta, il 3 marzo a Kyalami, nel Gran Premio del Sudafrica, con una doppietta targata Villeneuve-Scheckter, la T4 diventa effettivamente subito bellissima.

 

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Piloti:

Jody Scheckter: Il sudafricano viene ingaggiato per puntare al titolo mondiale e non tradisce le attese. Detto per inciso, nel momento in cui arriva a Maranello, Jody è il pilota Ferrari più pagato di sempre. Parte in sordina, ma poi acquista confidenza con la sua nuova squadra e la sua nuova monoposto. Vince i Gran Premi di Belgio, Monaco e Italia. E grazie anche ai tre secondi posti a Kyalami, Long Beach e Zandvoort, a fine stagione è campione del mondo.

Gilles Villeneuve: La stagione 1979 coincide con l’esplosione del piccolo canadese che l’anno precedente non aveva pienamente convinto. Gilles vince due gare consecutive a Kyalami e a Long Beach nella prima parte della stagione e si porta in testa al Mondiale. Poi, quando il compagno di squadra prende pienamente le misure della sua nuova squadra, Gilles si mette al suo servizio e lo assiste nella rincorsa del titolo. Conclude un anno da incorniciare con il terzo successo personale a Watkins Glen.

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La 312 T4 è la quinta evoluzione del modello T (contando entrambe le T2 del ’76 e del ’77) con il cambio trasversale che, da quando è stato introdotto, ha rivoluzionato la storia e il palmares della Ferrari. Nonostante sia la prima monoposto Ferrari dotata di minigonne, adotta solo parzialmente l’effetto suolo allora in voga in Formula 1 con pance laterali il più allungate possibile per generare depressione sotto alla vettura. La T4 può apparire tozza – qualcuno la paragonò anche a una pantofola – ma Forghieri prestò particolare cura all’aerodinamica della carrozzeria e dell’insieme, che venne studiata nella galleria del vento della Pininfarina.

La T4 è una delle Ferrari più vincenti di sempre. Nel corso della stagione 1979 coglie il trionfo in sei gare, ma colleziona anche sette secondi posti. Quell’anno la T4 conquista il titolo mondiale Costruttori e porta i suoi due pilota al titolo di campione e vice campione del mondo Piloti.

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