Ferrari 312T3
Anche se dal punto di vista della carrozzeria stacca completamente con il recente passato, con la 312 T3 la Ferrari continua quel discorso di sviluppo della soluzione con il cambio trasversale iniziato tre anni prima con la 312 T. Dal momento che ha deciso di non adottare l’effetto suolo introdotto in Formula 1 l’anno precedente dalla Lotus, Mauro Forghieri lavora molto sull’aerodinamica della vettura anche in ragione dei nuovi pneumatici radiali Michelin, che sono la vera novità del nuovo modello.
Lo chassis è nuovo, così come nuovo è il disegno delle sospensioni. Per il resto il corpo della vettura è più largo, più piatto e più basso rispetto ai modelli immediatamente precedenti, il musetto è più lungo, l’alettone posteriore posizionato più in alto. Il motore è il classico 12 cilindri a V di 180°, opportunamente aggiornato con una potenza massima che si avvicina ai 520 HP. Resiste la doppia colorazione rossa e bianca, adottata per la prima volta otto anni prima sulla B.
Piloti:
Carlos Reutemann: Quattro vittorie (tre con la T3, una con la T2 in apertura di stagione) non bastano al pilota argentino per inserirsi nella lotta per il titolo mondiale. Nonostante la competitività della T3, il 1978 è infatti l’anno delle Lotus 79 a effetto suolo. Carlos vince in Brasile, a Long Beach, a Brands Hatch e a Watkins Glen. A fine stagione è terzo nella classifica del campionato del mondo. Prezioso il suo lavoro di svezzamento del giovane compagno di squadra.
Gilles Villeneuve: Per il giovane canadese approdato in Formula 1 sul finire della stagione precedente e assunto al posto di Lauda, la stagione 1978 è un lungo apprendistato. Nella prima parte dell’anno compie molti errori, subisce diversi incidenti e fatica a terminare le gare. Ma poi, quando finalmente prende le misure al mondo della Formula 1, porta a casa la prima vittoria in carriera nel Gran Premio del Canada sul circuito che oggi porta il suo nome.
I nostri modellini di auto:
Come le altre monoposto della serie T che l’hanno preceduta, anche la 312 T3 è una vettura vincente. Debutta come da tradizione Ferrari di quegli anni nel Gran Premio del Sudafrica ai primi di marzo e si impone in quattro gran premi. Termina il campionato con il secondo posto nella classifica del Mondiale Costruttori. Imprendibile quando i nuovi pneumatici radiali francesi la assecondano, la T3 paga la poca esperienza che la Ferrari ha con il prodotto Michelin. Ma accumula quell’esperienza con le nuove gomme francesi che verrà utile l’anno successivo.