Ferrari 312T
È il capolavoro di Mauro Forghieri. Punto di partenza per tutte le monoposto Ferrari della seconda metà degli anni Settanta. Dal punto di vista estetico, tra le Ferrari più belle di sempre, con l’airscope bianco voluto da Enzo Ferrari per schiarire le sue monoposto sugli schermi TV ancora in bianco e nero e le tre strisce nei colori della bandiera italiana.
La 312 T è il simbolo e il punto di partenza della rivoluzione tecnica operata dalla Ferrari con il ritorno di Mauro Forghieri al comando della direzione tecnica. Il motore è il potente 12 cilindri boxer a V di 180°. Ma il vero punto di forza della monoposto è il cambio posto in maniera trasversale e da cui deriva il nome T del modello. La soluzione venne escogitata da Forghieri nel tentativo, riuscito, di trovare una migliore concentrazione delle masse e, di conseguenza, una vettura più equilibrata e in grado di adattarsi alla maggior parte dei circuiti del Mondiale.
Piloti:
Niki Lauda: Alla sua seconda stagione con il Cavallino, Lauda riporta a Maranello un titolo mondiale che sfuggiva dal 1964. Paradossalmente per un pilota che sarebbe stato ricordato come uno dei più grandi di sempre, nel 1975 stampa e opinione pubblica attribuiscono la conquista del titolo di campione del mondo più alla superiorità della 312 T che non al suo talento. Nel ’75 Niki vince anche l’International Trophy, la gara extra campionato organizzata dal quotidiano londinese Daily Express, disputata a Silverstone in primavera.
Clay Regazzoni: La stagione 1975 di Clay Regazzoni è bersagliata dalla sfortuna. Partito con grandi speranze mondiali dopo aver perso solo all’ultimo gran premio il titolo ’74, Clay fatica più del compagno di squadra a prendere le misure alla sua nuova monoposto. La foga agonistica e qualche cedimento della vettura lo tradiscono in varie occasioni. Sale comunque sul terzo gradino del podio in Svezia e Olanda e conquista una straordinaria vittoria a Monza.
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Schierata in pista per la prima volta nel GP del Sudafrica del 1975, la 312 T vince la prima di sei gare quell’anno a Montecarlo con Niki Lauda. Il pilota austriaco vince altri quattro gran premi in Belgio, Svezia, Francia e Stati Uniti Est. Clay Regazzoni vince invece il GP d’Italia a Monza nel giorno in cui Lauda conquista il titolo mondiale. Con sei vittorie in stagione, la 312 T conquista anche il titolo mondiale Costruttori. La Ferrari la schiera anche nelle prime tre gare della stagione successiva, che coincidono con due successi di Lauda e uno di Regazzoni.