Ferrari 312B2

Ferrari 312B2

di Luca Dal Monte

La 312 B2 è la naturale evoluzione della 312 B, della quale prende il posto a partire dalla terza gara della stagione 1971, il Gran Premio di Monaco nel quale si classifica al terzo posto con Jacky Ickx. Il pilota belga vince il successivo Gran Premio d’Olanda sul circuito di Zandvoort, ma poi la 312 B2 perde la competitività che sembrava avere ereditato dal modello precedente e, nel resto della stagione, così come in quella successiva, pur cogliendo un’altra vittoria (Gran Premio di Germania 1972, sempre con Ickx) e qualche podio, non sarà mai protagonista assoluta.

Nella sostanza la B2 non si differenzia granché dalla B, se non per la ricerca ancora più estrema nel campo dell’aerodinamica. L’alettone posteriore viene spostato dietro l’asse posteriore delle ruote e viene di fatto integrato con il cupolino che copre il roll-bar a totale copertura del motore. Importante il continuo sforzo operato anche sul frontale, che cambia spesso nel corso dei due anni di vita del modello sempre alla ricerca della migliore aerodinamica possibile.

 

Ferrari 312B2 Image 1

Piloti:

Jacky Ickx: A causa della poca competitività della B2, il pilota belga, che in molti davano per favorito al titolo 1971, non è in realtà mai in corsa per diventare campione del mondo né in quella stagione né in quella successiva. Con una vittoria per anno, comunque, è l’unico pilota a portare al successo la 312 B2. Finisce quarto nella classifica del Mondiale tanto nel 1971 quanto nel 1972.

Clay Regazzoni: Clay Regazzoni è l’altro grande deluso dalla poca competitività della B2. In due stagioni riesce a conquistare solo quattro podi: due terzi posti a Zandvoort e a Hockenheim nel 1971, un terzo posto in Spagna l’anno successivo e, sempre nel 1972, un secondo posto ancora nel Gran Premio di Germania, questa volta sul circuito del Nürburgring.

Mario Andretti: Impegnato prevalentemente nei campionati americani, al volante della 312 B2 il grande Mario Andretti corre solo una manciata di gare in due stagioni senza ottenere risultati all’altezza della sua fama.

I nostri modellini di auto:

Ferrari 312B2 Image 2

La potenza del 12 cilindri boxer a V di 180° viene aumentata e arriva a sprigionare 470 CV. Modificate in corso d’opera anche le sospensioni. Come nel modello precedente, importante utilizzo del colore bianco in combinazione con il classico rosso-Ferrari nel tentativo di schiarire le monoposto del Cavallino sui monitor televisivi dell’epoca.

Dopo un inizio promettente, la 312 B2 non tiene fede alle attese. Il vero problema è l’affidabilità. In due anni di corse, a fronte di due vittorie e otto podi, la B2 colleziona ventuno ritiri.

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