Ferrari 312B

Ferrari 312B

di Luca Dal Monte

La 312 B è la capostipite delle monoposto che la Ferrari schiera nel campionato del mondo di Formula 1 dalla stagione 1970 all’inizio di quella 1973. È la prima vettura del Cavallino equipaggiata da un motore che è entrato nella storia della Casa di Maranello e delle corse, vale a dire il Tipo 001, cioè il 12 cilindri boxer a V di 180° di tre litri di cilindrata (2991 cm3), la cui potenza, in questo primo impiego, è di circa 450 HP.

Il nome della monoposto deriva proprio dal motore: 3 come i litri della cilindrata, 12 come i cilindri. Sulla B che completa il nome ci sono in realtà due scuole di pensiero. La prima vorrebbe B come abbreviazione di boxer, cioè il motore piatto. Anni dopo, però, il progettista capo di quella vettura, cioè l’ingegner Mauro Forghieri, affermò che, in origine, il nome B sottintendeva il doppio albero a camme, cioè il bialbero, rappresentato dalla B.

 

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Piloti:

Jacky Ickx: Il 1970 è la grande stagione del pilota belga, che al volante della 312 B vince i gran premi d’Austria, Canada e Messico e arriva a insidiare la leadership in campionato di Jochen Rindt, morto in prova a Monza ai primi di settembre. Grazie anche a due podi a Zandvoort e a Hockenheim, Jacky sarà vice campione del mondo 1970.

Clay Regazzoni: Per lo svizzero di origine italiana Clay Regazzoni – all’epoca ancora noto come Gian Claudio – il 1970 è la stagione del debutto. La sua ascesa è fenomenale: al volante della 312 B, Clay è quarto nella prima gara in Olanda, ancora quarto a Brands Hatch, secondo a Zeltweg e primo a Monza. Grazie ad altri due posti in Canada e Messico, si classifica terzo nel Mondiale.

Ignazio Giunti: Il pilota romano debutta in Formula 1 nel gran premio del Belgio, dove si classifica al quarto posto. In stagione disputa con poca fortuna altre tre gare.

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La meccanica della 312 B è piuttosto convenzionale anche se i due radiatori dell’olio sono piazzati dietro l’asse delle ruote posteriori. Per creare maggiore deportanza, il muso ha due piccoli spoiler laterali, mentre un alettone di generose proporzioni è posizionato proprio sopra al 12 cilindri. Sulle appendici aerodinamiche compare per la prima volta il colore bianco, voluto da Enzo Ferrari per riconoscere le proprie vetture sui televisori in bianco e nero dell’epoca.

Dopo un debutto anonimo in Belgio all’inizio di giugno 1970, la 312 B diventa la protagonista assoluta della seconda parte della stagione, con quattro vittorie e cinque podi.

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