Ferrari 158

Ferrari 158

di Luca Dal Monte

Macchina che vince non si cambia. A metà anni Sessanta è quasi una regola. O comunque, una necessità.

Gli sponsor milionari non hanno ancora scoperto la Formula 1, di denaro ne circola sempre in maniera relativa e tutte le squadre, Ferrari compresa, coprono la maggior parte delle spese relativa alle corse con i premi di partecipazione e di vittoria. Nel 1964 la 158 ha portato alla Ferrari il tiolo mondiale Piloti e quello Costruttori. Per questa ragione a Maranello si decide di continuare a schierarla.

 

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Piloti:

John Surtees: Il campione del mondo in carica disputa con la 158 F1 le prime quattro gare della stagione 1965. È secondo a Kyalami, terzo a Clermont-Ferrand e quarto a Montecarlo. A Spa è costretto al ritiro. La 158 ha perso una buona parte della competitività della stagione precedente, ma se si eccettua un terzo posto a Silverstone con la 1512, è con la vettura dell’anno prima che l’inglese ottiene i migliori risultati del 1965.

Lorenzo Bandini: A Bandini la 158 F1 viene affidata solo nel cuore dell’estate. Nelle tre settimane che vanno dal 10 di luglio al 1° di agosto, il pilota italiano la porta in corsa a Silverstone, Zandvoort e al Nürburgring. Un ritiro, un nono e un sesto posto sono il tutt’altro che lusinghiero bilancio. A Montecarlo, con la 1512, era salito sul secondo gradino del podio.

Bob Bondurant & Nino Vaccarella: Il pilota americano e quello italiano sono gli ultimi due piloti a correre con la 158 F1. Vaccarella disputa il Gran Premio d’Italia come terzo pilota ufficiale della Scuderia Ferrari. Bondurant corre a Watkins Glen, iscritto dal North American Racing Team.

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L’esemplare a disposizione è uno solo e viene affidato al campione del mondo in carica. Al volante della 158 F1, John Surtees si classifica al secondo posto nella gara di apertura della stagione, il Gran Premio del Sudafrica 1965. Al compagno di squadra Lorenzo Bandini viene invece affidata la più recente 1512 che ha corso le due ultime gare del 1964. A metà stagione i due si scambiano le vetture. Poi, dopo il Gran Premio di Germania al Nürburgring, la 158 viene pensionata, per lo meno per quel riguarda i piloti ufficiali della Scuderia del Cavallino.

Il modello 158 F1 che disputa nove gare della stagione 1965 è di fatto la stessa identica vettura che ha disputato, vincendola, la stagione precedente – struttura monoscocca a traliccio in tubi d’acciaio ai quali sono saldati pannelli d’alluminio sui due lati per aumentare la rigidità dell’insieme. I serbatoi sono posizionati di lato e davanti all’abitacolo, i cerchi sono da 15 pollici a cinque razze in legna di magnesio. Il motore è l’8 cilindri a V di 90° della stagione precedente.

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