Brabham BT24

Brabham BT24

di Luca Dal Monte

Nonostante sia la naturale evoluzione dei modelli precedenti, Ron Tauranac progetta la Brabham BT24 sulla base della BT23 di Formula 2. La BT24 nasce in realtà per ospitare il nuovo 8 cilindri 740 della Repco, un propulsore completamente nuovo e, a differenza dei precedenti, non basato su unità Oldsmobile, ma progettato nella sua interezza proprio dalla Repco.

La distribuzione è monoalbero con comando a catena e punterie a bicchiere e due valvole parallele per ogni cilindro. Gli scarichi fuoriescono dalle testate nella zona rivolta verso il centro della V formata dalle due bancate di cilindri. Il telaio tubolare è costituito da un traliccio di tubi. Sospensioni, freni, ruote e cambio sono tutti diversi rispetto al modello precedente per far fronte al nuovo motore Repco.

 

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Piloti:

Jack Brabham: Il campione del mondo in carica non ha alcuna intenzione di abdicare, a maggior ragione nei confronti del compagno di squadra, e lotta con il coltello tra i denti. Con la BT24 Black Jack conquista la vittoria nei Gran Premi di Francia e Canada 1967 e tre secondi posti al Nürburgring, a Monza e a Città del Messico. Non basteranno. Brabham termina al secondo posto della classifica del Mondiale a cinque lunghezze di distanza da Danny Hulme.

Denny Hulme: La stagione 1967 è quella nella quale il coriaceo neozelandese conquista il suo unico, ma meritatissimo, titolo di campione del mondo. Con la BT24 Hulme vince un solo gran premio, quello di Germania. Ma in virtù di tre secondi posti in Francia, Gran Bretagna e Canada, e di due terzi posti a Watkins Glen e a Città del Messico, aggiunti alla vittoria nel Gran Premio di Monaco al volante della BT20, a fine stagione è campione del mondo.

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Brabham BT24 Image 2

La BT24 è una monoposto particolarmente leggera e compatta, ma quando debutta nelle prove del Gran Premio d’Olanda del 1967, lo stesso giorno in cui Colin Chapman manda per la prima volta in pista la sua Lotus 49, la Brabham sembra quasi appartenere a un’era diversa. Invece, sarà altrettanto veloce della Lotus 49 e molto più affidabile – almeno in questa stagione. Denny Hulme e Jack Brabham saranno rispettivamente campione e vicecampione del mondo. E la BT24 regalerà alla Brabham il secondo titolo mondiale Costruttori.

La BT24 disputerà anche le prime gare della stagione 1968, sempre con Brabham e Hulme alla guida. Poi sarà solo nelle mani di piloti privati che le avranno acquistate da Tauranac e Brabham – all’epoca la Brabham, in aggiunta a un’attività agonistica in forma diretta, costruisce e vende auto sportive per varie categorie di corse.

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