Ferrari Lancia D50

Ferrari Lancia D50

di Luca Dal Monte

La monoposto con la quale la Ferrari vince il campionato del mondo di Formula 1 nel 1956 è in realtà una Lancia. È successo che, dopo la morte di Alberto Ascari a fine maggio 1955, la Lancia decide di ritirarsi dalle competizioni. L’abbandono della Casa torinese vorrebbe dire la fine del ciclo vita di una monoposto che, nella sua pur breve attività, ha espresso un enorme potenziale. A questo punto interviene l’Automobile Club Italiano, che vorrebbe che il materiale Lancia fosse utilizzato da un’altra squadra italiana, cioè la Ferrari, nella sua lotta senza quartiere con le imbattibili Mercedes W196R.

L’ACI idea e perfezione un accordo in base al quale la Lancia cede gratuitamente alla Ferrari tutto il materiale da corsa in suo possesso – comprese sei monoposto perfettamente funzionanti e altre due scocche – e la Fiat si impegna a versare alla Ferrari 50 milioni all’anno per cinque anni. A questo punto la D50 diventa a tutti gli effetti una Ferrari. Dopo una surreale cerimonia di consegna a Torino, alla quale Enzo Ferrari non prende parte, monoposto e materiale di scorta prendono la via di Maranello.

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Piloti:

Juan Manuel Fangio: Il 1956 è la stagione nella quale il campione argentino vince il suo quarto titolo mondiale. Ma nonostante tre vittorie e due podi, l’anno al volante della Ferrari Lancia-D50 non è sereno per El Chueco, che per qualche motivo arriva a pensare che Enzo Ferrari lo stia boicottando.

Eugenio Castellotti: Il pilota italiano, che ha già guidato la D50 nella livrea della Lancia la stagione precedente, vive una stagione travagliata. L’unico acuto arriva con il secondo posto nel Gran Premio di Francia a Reims.

Peter Collins: A Monza, quando nel corso del Gran Premio d’Italia cede la propria D50 a Fangio perché termini la gara e conquisti il titolo mondiale, Peter compie uno dei gesti più belli che l’automobilismo sportivo ricordi. Ma con la D50 Collins conquista anche la vittoria nei gran premi del Belgio e di Francia.

Luigi Musso: Nel Gran Premio di Argentina Musso ottiene l’unica vittoria in Formula 1 in coabitazione con Fangio, quando a Buenos Ayres gli cede il volante della D50.

Alfonso de Portago: Secondo posto condiviso con Collins nel Gran Premio di Gran Bretagna.

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La D50 è una monoposto all’avanguardia. A livello di peso è la più leggera in circolazione – 30 kg in meno della Ferrari 625, addirittura 70 in meno della Mercedes. Il motore è un 8 cilindri a V di 90 gradi costruito in larga parte in leghe leggere. La caratteristica principale sono i serbatoi del carburante, collocati sui due lati della monoposto, a sbalzo rispetto al corpo della vettura. L’inedita collocazione dei serbatoi contribuirà a migliorare la penetrazione aerodinamica della monoposto, ma mano a mano che i serbatoi vanno svuotandosi la vettura perderà di stabilità.

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