Ferrari 625

Ferrari 625

di Luca Dal Monte

Ancora una monoposto Ferrari di transizione. Una vettura che partecipa a due edizioni del campionato del mondo di Formula 1, ma è affiancata da un altro modello – la 553F1 Squalo – nella prima e sostituita in corso d’opera dalla 555F1 nella seconda. Indice di una quadratura del cerchio a livello tecnico cui in quegli anni la Ferrari fatica ad arrivare e di una squadra in difficoltà nei confronti di una Mercedes che sovrasta tutti gli altri e che ha cambiato le regole del gioco.

La 625 è la naturale evoluzione della 500 F2 che con Alberto Ascari ha conquistato i titoli mondiali 1952 e 1953. Grande attenzione viene tuttavia prestata all’aerodinamica complessiva della vettura. I bracci delle sospensioni posteriori sono ora completamente carenati e il muso viene schiacciato verso il basso nel tentativo di migliorare la penetrazione aerodinamica.

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Piloti:

Froilan Gonzalez: Il pilota argentino porta la 625 alla sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna 1954 su quello stesso circuito di Silverstone sul quale, quattro anni prima, ha conquistato la prima storica vittoria in Formula 1 per la Ferrari. Sempre nel 1954 sale sul secondo gradino del podio al Nürburgring e a Brema. Gonzalez coglie un altro secondo posto nel Gran Premio di Argentina 1955.

Mike Hawthorn: Tre secondi posti a Silverstone, al Nürburgring e a Monza, ma nessun acuto per il pilota inglese al volante della 625 nella sola stagione 1954. Il secondo posto nel Gran Premio di Germania sul circuito del Nürburgring è in coabitazione con Gonzalez, cosa allora consentita dai regolamenti.

Maurice Trintignant: Il pilota francese conquista due podi nella stagione 1954, ma soprattutto una storica vittoria a Monaco nel 1955. Con questo successo Trintignant – zio del celebre attore Jean-Louis Trintignant – è il primo pilota francese a conquistare un successo in Formula 1.

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Il motore a 4 cilindri in linea con distribuzione bialbero è stretto parente del propulsore campione del mondo con Ascari, con una cilindrata aumentata a 2498 cm3. Ma alla riprova dei fatti, la 625 non ha la potenza sperata e così nel corso delle due stagioni di impiego i tecnici Ferrari lavorano a più riprese sul motore, arrivando anche a utilizzare componenti di altre vetture del Cavallino e portando la potenza massima da 230 a 245 CV.

Nel complesso però la 625 non si comporta del tutto male. In due stagioni in cui le Mercedes W196R fanno il bello e il cattivo tempo, la monoposto di Maranello vince due gran premi e conquista cinque volte il secondo gradino del podio e una volta il terzo.

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