Ferrari 553
È una monoposto molto interessante per vari aspetti, ad incominciare dal fatto che inizia la propria vita come una Formula 2 nell’ultima gara del campionato 1953, seconda e ultima stagione in cui al titolo di campione del mondo di Formula 1 concorrono vetture di… Formula 2. Il passaggio alla categoria superiore avviene nell’inverno tra il 1953 e il 1954, quando il motore 4 cilindri in linea progettato tre anni prima da Gioachino Colombo passa da due litri a due litri e mezzo di cilindrata.
Ma la particolarità della 553 è legata soprattutto al telaio, che rompe completamente con la storia Ferrari e introduce soluzioni fino a quel momento inedite, come la struttura tubolare a traliccio che sostituisce i tradizionali longheroni e traverse, e i serbatoi del carburante posizionati ai lati dell’abitacolo. E proprio il posizionamento dei serbatoi, che crea una sorta di singolare rigonfiamento sulle fiancate – insieme alla bocca del muso, molto aggressiva – contribuisce a creare il nome di Squalo con il quale la 553F1 è ufficiosamente passata alla storia.
Piloti:
Mike Hawthorn: È il futuro campione del mondo 1958 a portare la 553F1 all’unica vittoria della sua breve e strana carriera. Avviene nel Gran Premio di Spagna che chiude la stagione 1954. Per l’inglese è la seconda vittoria in carriera. Nella stagione ’54 Hawthorn la guida anche nel Gran Premio di Francia a Reims, ma è costretto al ritiro.
Froilan Gonzalez: L’argentino, che nel 1951 ha conquistato la prima vittoria in Formula 1 nella storia della Ferrari, è il pilota che guida la 553F1 nel maggior numero di corse, tre per la precisione. Gonzalez si classifica quarto a Spa e terzo a Monza. È invece costretto al ritiro a Reims.
Umberto Maglioni: È l’unico pilota ad aver guidato la 553 tanto nel 1953, quanto nel 1954. Nel Gran Premio d’Italia ’53 si classifica all’ottavo posto. Nel Gran Premio di Germania ’54 si classifica settimo.
Nino Farina: Una gara e un ritiro al volante della 553F1 anche per il campione del mondo 1950. La gara è il Gran Premio del Belgio 1954.
I nostri modellini di auto:
Il nome della monoposto è creato dall’unione della cilindrata unitaria del motore, arrotondata in realtà da 499 a 500, con l’anno di produzione, cioè il 1953. Per la Ferrari è la prima volta che l’anno di costruzione o comunque di impiego compare nella denominazione di un modello di auto da corsa.
Il suo impiego in pista è molto modesto dal momento che la 553F1 affianca, ma non sostituisce mai un secondo modello che la Ferrari impiega nella stagione 1954. Coglie l’unico successo della sua storia nell’ultima gara in cui viene impiegata.