Ferrari 500 F2

Ferrari 500 F2

di Luca Dal Monte

Per cercare di limitare i costi della Formula 1 in attesa dell’entrata in vigore del nuovo regolamento nel 1954, la Federazione internazionale decide che nel 1952 e nel 1953 il campionato del mondo sarà stato disputato da monoposto di F2. La decisione non cambia il destino dell’Alfa Romeo, che ha deciso da tempo di abbandonare le competizioni a causa dei costi e che, proprio per contenere le spese, dal 1938 non aveva mai veramente rinnovato la propria monoposto. La Ferrari invece continua per la propria strada. Anche perché il Drake si è preparato per tempo.

Nonostante la sua innata preferenza per il 12 cilindri, Enzo Ferrari ha infatti incoraggiato l’ingegner Aurelio Lampredi a lavorare sull’idea di un di un motore a quattro cilindri in linea, molto più leggero del 12 cilindri e con una coppia elevata già a regimi molto bassi. È così nato il progetto del motore 625 – che avrebbe equipaggiato le monoposto di Formula 1 del Cavallino a partire dal 1954, ma sarebbe soprattutto stato l’arma sotto al cofano delle 500 F2 del 1952 e del 1953.

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Piloti:

Alberto Ascari: Salta la prima gara di campionato per la concomitanza con la (sfortunata) trasferta a Indianapolis. Ma il 22 giugno a Spa il pilota milanese inizia il suo 1952 con una vittoria nel Gran Premio del Belgio e lo termina il 7 settembre a Monza con il trionfo nel Gran Premio d’Italia. In mezzo ci sono altri quattro successi in Francia, Gran Bretagna, Germania e Olanda. Ai compagni di squadra lascia soltanto la sola pole position di Silverstone (a Farina) e nemmeno un giro più veloce in gara. Il 3 agosto è già il nuovo campione del mondo.

Nino Farina: Nell’anno di grazia del compagno di squadra Ascari, Nino Farina fa quello che può e porta a casa quattro secondi posti a Spa, Rouen, Nürburgring e Zandvoort. Al termine della stagione è vice campione del mondo.

Piero Taruffi: Taruffi vince la gara d’apertura del Mondiale al Bremgarten di Berna mentre Ascari è a Indianapolis. Poi conquista solo altri due podi: un secondo posto a Silverstone e un terzo a Rouen.

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Il nome della monoposto rispecchia la cilindrata unitaria per cilindro. Cilindrata di due litri, dunque, per una potenza massima, nel momento in cui la 500 F2 scende in pista per la prima volta, di 165 CV. Per migliorare la penetrazione all’aria, in alcuni circuiti la F500 F2 corre con un muso leggermente allungato. Per due anni è protagonista assoluta in Formula 1. E regala a Enzo Ferrari e alla sua azienda i primi due titoli mondiali di categoria.

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