Alfetta 158

Alfetta 158

di Luca Dal Monte

È la prima monoposto campione del mondo. Ma la sua storia inizia molto prima del 1950. E tra l’altro inizia distante dalla storica fabbrica Alfa Romeo del Portello a Milano. L’Alfa Romeo 158, infatti, che sarebbe poi stata battezzata Alfetta, nasce nell’officina della Scuderia Ferrari a Modena nella primavera del 1937 in virtù dello stretto rapporto di collaborazione allora in essere tra le due realtà sportive.

Il progetto è tutto di matrice Alfa Romeo. Il responsabile è Gioachino Colombo, cui si deve l’idea base dell’automobile e, nello specifico, il motore 8 cilindri di un litro e mezzo di cilindrata. Alberto Massimino, invece, altro tecnico Alfa Romeo, si occupa principalmente delle sospensioni e del cambio. I tecnici di Ferrari collaborano con Colombo e Massimino, e i suoi meccanici montano la vettura.

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Piloti:

Juan Manuel Fangio: Nel 1950 l’asso argentino vince un Gran Premio in più di Farina – Monaco, Belgio e Francia – ma al termine della stagione si dovrà accontentare del titolo di vice campione.

Nino Farina: Giuseppe Farina, detto Nino, è il primo campione del mondo di Formula 1. È una delle famose 3 Effe in forza all’Alfa Romeo in quella stagione – Farina, Fangio, Fagioli. Il suo debutto è avvenuto prima della seconda guerra mondiale, ma la fama arriva proprio nel 1950. Nella prima gara del nuovo Mondiale di Formula 1, Farina e la sua Alfetta sono i più veloci in prova e i primi sotto alla bandiera a scacchi. Vincerà anche i Gran Premi di Svizzera e d’Italia.

Luigi Fagioli: Per il grande campione degli anni Trenta, la prima stagione del campionato del mondo di Formula 1 porta solo podi. Fagioli sale sul secondo gradino del podio nei Gran Premi di Gran Bretagna, Svizzera, Belgio e Francia. E sul terzo a Monza.

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La 158 rispetta nell’epoca in cui nasce il regolamento della categoria voiturette, nella quale concorrono vetture meno potenti rispetto alle vetture Grand Prix. Ma le aziende italiane all’epoca non hanno il denaro di quelle tedesche e devono accontentarsi di battersi in una categoria minore – da qui il soprannome di Alfetta, cioè piccola Alfa. Il nome 158 rappresenta la cilindrata del motore (1500 cm3) e il numero dei cilindri (8). Il cambio è manuale a quattro marce. Il soprannome Alfetta arriverà col tempo.

La 158 debutta nella Coppa Ciano del 1937 con una vittoria. Resta in attività fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Poi torna in pista nel dopoguerra, e nel 1950, nella prima edizione del campionato del mondo di Formula 1, è la monoposto da battere.

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